Le novità della normativa ERP

Normativa Ecodesign

Quali sono le novità per le caldaie

 

Nelle ultime settimane si leggono e si sentono più o meno confuse sia sulla stampa che online.

La domanda ricorrente è “cosa succede dal 26 settembre con l’introduzione delle nuove direttive ErP e ELD?

Cerchiamo allora di dare fare il punto su cosa cambia, tenendo conto che un’approfondimento serio dell’argomento richiederebbe un incontro tecnico di qualche ora.

I due nuovi regolamenti europei impongono ai costruttori di fabbricare generatori sempre più performanti e una nuova marcatura più dettagliata sia dei singoli generatori che dei sistemi composti da generatori-termoregolazione-fonti rinnovabili.

Dal 1° agosto le caldaie sono prodotte con circolatori a basso consumo le cui caratteristiche impongono:

  • Il lavaggio accurato dell’impianto
    Il controllo della qualità e dell’acidità dell’acqua
    L’eventuale inserimento di un filtro ciclonico o defangatore

Il rischio è infatti che, negli impianti con tubazioni più vetuste, la pompa raccolga eventuali residui e si blocchi in breve tempo.

Dal 26 settembre è cessata la produzione di caldaie di tipo C tradizionali, ovvero le caldaie a tiraggio forzato tradizionali, e rimarranno solo le caldaie

  • a condensazione
  • a camera aperta per le sostituzioni

Malgrado ciò gli apparecchi che erano già stati immessi sul mercato al 26 settembre (ma non erano marcati ErP, potranno essere comunque acquistati ed installati fino ad esaurimento.

Avendo cessato la produzione delle caldaie di tipo C tradizionali è stato stimato l’esaurimento delle scorte dai grossisti entro 18 mesi.

Occorre quindi fare attenzione nel caso di sostituzione di tali generatori su canne collettive nei condomini.

In mancanza di caldaia similare sarà obbligatorio installare una caldaia a condensazione che però non può essere collegata sulla stessa canna .

La soluzione non può che essere lo scarico a parete o lo scarico a tetto con una nuova canna fumaria (sempre secondo i dettami della UNI 7129-3).

Nel caso dello scarico a parete è cautelativo verificare l’orientamento dell’amministratore e dei condomini onde evitare conflitti più o meno pretestuosi.

Ad esempio si ricorda che una sentenza della Cassazione impone lo scarico a tetto qualora il vicino dimostri che i fumi (sia pur vapore acqueo) di uno scarico a parete, installato a norma, entrano dalle sue finestre.

Detto questo, la nuova normativa prevede che tutti i nuovi generatori siano accompagnati da una nuova targa che ne dichiara ad esempio l’efficienza stagionale, la capacità d’erogazione di ACS, l’emissione acustica, etc.

In aggiunta per ogni insieme composto da caldaia + termoregolazione o caldaia e generatore solare o secondo generatore (pompa di calore), l’installatore dovrà calcolare l’efficienza stagionale complessiva e compilare un targa d’insieme che può essere allegata al libretto d’impianto.

Questa targa d’insieme sarà obbligatoria solo nel caso i componenti siano tutti marcati ErP (abbiano le relative informazioni) e, comunque, nel caso di acquisti di pacchetti completi  monomarca tale targa è resa disponibile dal rivenditore o dal costruttore.

Per concludere, avremo  un ulteriore spostamento verso generatori più performanti come caldaie a condensazione e pompe di calore, ma l’etichettatura  nasce per il consumatore finale, a cui vengono forniti dati veritieri e comparabili, per fare scelte sempre più selettive.

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Vedi anche www.hermann-saunierduval.it